Il giovane professionista bresciano, barista e formatore, ha conquistato il titolo di Espresso Italiano Champion trovando la macinatura perfetta e preparando quattro espressi e quattro cappuccini da manuale con una miscela qualificata Inei. Una corsa contro il tempo (solo 11 minuti), sotto gli occhi dei giudici tecnici e sottoposti al giudizio, impietoso perché cieco, dei giudici sensoriali.
“Espresso Italiano Champion è una gara molto attinente al ruolo quotidiano del barista - ha commentato Fabio Dotti -. Il bello di questa competizione è che ti mette alla prova per la sua complessità: devi essere impeccabile nel gestire emozioni e attrezzature per erogare l’espresso perfetto e preparare cappuccini da manuale”.
“La gara continua a crescere e a confermare di essere molto di più di una semplice competizione, ma un momento di formazione vero e proprio in cui trasferiamo la conoscenza dell’espresso Italiano nel mondo – ha commentato Paolo Nadalet, presidente Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) –. Il valore della gara è testimoniato dal numero crescente di baristi iscritti ogni anno e dal favore del pubblico che la segue”.
“La chiave del successo di Espresso Italiano Champion è stimolare i baristi a essere ambasciatori dell’espresso italiano nel mondo e a diventare un esempio per i propri colleghi – ha riferito Luigi Odello, segretario generale Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) –. La tradizione per essere mantenuta viva e addirittura innovata deve passare dalle mani di professionisti esperti e motivati, come coloro che abbiamo incontrato in questa edizione di Espresso Italiano Champion 2017”.
La finale internazionale è stata ospitata a Host 2017 da Wega Macchine per Caffè, le semifinali internazionali da La Genovese, Dersut Caffè, Essse Caffè e Mokador.